Art Speaks of YOU

Venerdì 11 novembre 2015 presso la Galleria Nazionale D’arte Moderna e Contemporanea di Roma si è svolto un workshop di coaching innovativo “ART speaks of YOU“. L’esperienza si è svolta nella fase di chiusura del progetto “Birra Peroni Coaching Program”, che ha visto protagonista l’intero team di vendita e distribuzione di Birra Peroni.

L’esposizione della Galleria il cui titolo cita i versi dell’Amleto “The time is out of joint”, sottolinea l’elasticità del tempo e la libertà dell’arte. Una cornice ideale per il workshop che si basa sulla teoria estetica che definisce “l’esperienza dell’arte come veicolo per sviluppare la mente, la coscienza umana e la consapevolezza spirituale”.

ART speaks of YOU è il frutto di una combinazione di metodi e idee che provengono dal coaching umanistico e sistemico, dalle neuro scienze, dalla filosofia dell’arte, sviluppati nel corso di circa 15 anni di ricerca da parte della coach Danese, dottore in scienze dell’arte & storia della mentalità, preziosa amica e collega Gitte Lønstrup Dal Santo http://www.artspeaksofyou.com/.

Ho provato su di me ART speaks of YOU più volte e, sin dalle prime fasi della progettazione di Birra Peroni Coaching Program, ho avuto l’assoluta convinzione che sarebbe stato uno strumento di sviluppo personale di grande impatto e di completamento del lavoro svolto con il Team.

In cosa consiste Art Speaks of YOU?

Quando osserviamo un’opera d’arte ci poniamo in una posizione di comprensione e di quello che l’autore vuole rappresentare con un atteggiamento quasi “intimidito”, nello sforzo di capire lo stile, i simboli, la cronologia. “Pensando troppo e sentendoci troppo poco” rischiamo di perderci il vero godimento dell’arte. Il “pregiudizio artistico e storico” ci conduce verso la convinzione che più si conosce di un’opera e più si potrà “capire” e “sentire”. Ma quante volte un’emozione o una scoperta proviene anche da una foto o immagine prodotta da un autore sconosciuto?

Con ART speaks of YOU si visita il museo in modo nuovo, partendo esclusivamente dal rapporto con l’opera d’arte producendo connessioni personali e “valore”, in modo unico. L’esperienza con l’arte diventa un rapporto estremamente personale tra “l’osservatore” e l’opera, con ciò che prova studiandola a lungo con occhi, mente e cuore aperto, entrando in profonda risonanza con essa e con “l’ascoltatore”. Si percorre un bellissimo viaggio interiore, creando spazio al futuro emergente.

Non c’è bisogno di forzature per individuare “cosa” dovrebbe pensare la mente guardando l’opera. Si richiede di “sentire” per aumentare la consapevolezza di ciò che essa rappresenta per se stessi e nella propria vita.

Alcune parole e frasi chiave dei partecipanti evidenziano la profondità dell’esperienza e l’ancoraggio col percorso iniziato ad Aprile:

sono andato in un posto dove mi piace stare, in cui trovo centratura, equilibrio ed armonia

l’autore ha fatto il quadro per me, voleva comunicare con me, mi ha dato conferma del mio modo di essere

sono ancor più focalizzata, ho trovato la rappresentazione visiva della mia consapevolezza e motivazione intrinseca

mano mano che ho fatto il lavoro, ho scoperto che ho scelto quel dipinto perché parla delle mie emozioni, ho trovato me nell’opera e le azioni da fare

mi resta in mente che per non perdere mai più il contatto con me e i miei bisogni, i miei progetti, devo assolutamente ricordarmi … quel verde

ART speaks of YOU conferma quanta ricchezza rischiamo di perderci a causa del pre-giudizio. Ricorda che per vedere le cose come sono, non solo davanti ad un’opera d’arte, sarebbe utile toglierci gli occhiali del giudizio, che bloccano un processo naturale di scoperta, sorprendentemente bello, ma soprattutto vero.

Maria Teresa Arcidiaco

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