Non si può lavorare sugli altri se non si presta attenzione al proprio “sentire”. Durante le sessioni, il coach ha bisogno di attivare le stesse risorse che chiede al coachee, in modo particolare la sospensione del giudizio e l’auto-osservazione per una maggiore consapevolezza della relazione, in cui svolge un ruolo di guida, ma nella quale è anche allievo in costante apprendimento dal dialogo interno.
La supervisione con un coach esperto con cui esaminare alcuni aspetti delle sessioni, consente al coach di affrontare i punti ciechi o le zone d’ombra, fonte di risonanze che potrebbero appartenere alla storia del coach e non del coachee.
Questo processo è parte integrante dello sviluppo del coach poiché potenzia l’efficacia del processo e migliora il servizio a favore del cliente. La supervisione con un coach esperto, contribuisce ad accrescere l’apprendimento e a prendersi cura delle proprie competenze, migliorando la creatività.
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